Le 3 skills per migliorare l’efficienza a lavoro
Secondo il Project Management Institute, un progetto è un’iniziativa temporanea con un inizio e una fine definiti.
Negli ultimi anni, numerose aziende hanno compreso che le skills per pianificare e gestire efficacemente un progetto sono di grande utilità per ogni membro del personale, non solo per i Project Manager ufficiali. Secondo Michael DePrisco, Vice President Global Solutions, “l’economia di progetto è il modo in cui lavoreremo nel futuro”.
I libri di Project Management sono pieni di concetti che potrebbero avvantaggiare la maggior parte dei professionisti, tra cui tecniche di pianificazione, diagrammi di Gantt, strutture di suddivisione del lavoro, concetti di team leadership. Ma quali sono le tre skills/competenze proprie del Project Management che potrebbero fornire un enorme vantaggio sul post di lavoro anche a chi non è Project Manager?
Skill 1 – Utilizzo dei Project Charters
La disciplina del Project Management è piena di tecniche e modelli, ma senza dubbio il Project Charter è lo strumento più efficace per organizzare il lavoro. I Project Charters vengono utilizzati dai Project Manager per allineare tutte le risorse all’inizio del progetto, evitando in questo modo di incontrare problemi a lungo termine. Sebbene i Project Charters possano variare in stile, formato e contenuto, la premessa che le accomuna è quella di chiarire gli elementi chiave prima dell’inizio del progetto, facendo in modo che tutte le risorse possano lavorare in sinergia.
Skill 2 – Condurre un’analisi dei rischi
Sebbene un progetto sia organizzato fin nel minimo dettaglio, raramente si concretizza esattamente come previsto.
Invece di essere presi alla sprovvista, ai Project Manager viene insegnato a condurre l’analisi dei rischi come parte del normale processo di pianificazione del progetto. Harry Hall, The Project Risk Coach, dice: “Siamo tutti gestori del rischio, alcuni migliori di altri”.
Fondamentalmente, l’analisi del rischio riguarda la pianificazione di ciò che potrebbe andare storto. Quindi, iniziare un progetto alla cieca, senza avere fatto un’analisi preliminare degli eventuali rischi, potrebbe rivelarsi rischioso.
Skill 3 – Debriefing dei progetti
La maggior parte delle aziende, dopo aver portato a termine un progetto, passa a quello successivo senza prima fare un resoconto dei risultati ottenuti. Spesso, però, non fare un debriefing finale priva dell’opportunità di utilizzare ciò che è stato appreso nell’ultimo progetto ed utilizzarlo per migliorare quelli futuri.
Il debriefing può essere applicato a riunioni, eventi, progetti e persino attività. L’obiettivo è semplicemente quello di dedicare un po’ di tempo alla riflessione di ciò che ha funzionato bene e cosa avrebbe potuto essere fatto diversamente. La comprensione degli errori (o dei successi) del passato è un elemento necessario per il miglioramento continuo delle performances.
La disciplina del Project Management sta diventando sempre più richiesta. Il report Project Management Job Growth and Talent Gap 2017-2027 pubblicato dal Project Management Institute riporta che entro il 2027 le aziende avranno bisogno di 87,7 milioni di persone che lavorino in ruoli orientati alla gestione dei progetti, mentre rimane una notevole carenza di talenti qualificati.
Sebbene le 3 skills elencate sopra non siano esclusive del Project Management, sono purtroppo trascurate da molti. Possedere queste skills non solo migliora l’efficienza sul posto di lavoro, ma può anche aumentare significativamente il valore professionale.
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